Il Maltese Falcon ha lasciato i cantieri di Yildiz in Turchia lo scorso 1° luglio, e adesso sta navigando verso La Spezia via Malta (nelle foto, MF che attraversa il Bosforo, e al’uscita dal porto di La Valletta).
L’armatore ha dichiarato:

“Abbiamo scelto la data del 1° luglio per lasciare il cantiere dopo settimane di lavoro è stato molto intenso -letteralmente 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana- in modo da essere pronti per tempo. Dopo un’ultimo ricevimento con le autorità turche sullo sfondo incomparabile del Bosforo, e un magnifico spettacolo di fuochi artificiali proposto da Perini Navi la notte del 30, siamo partiti presto la mattina del 1° luglio, con circa 10 nodi a proravia di mezza nave “.

“A parte l’unico giorno di prove a vela, non avevamo mai avuto modo di spiegare le vele dopo quel primo esperimento, concluso con grande successo, del progetto Perini Navi/Tom Perkins. Sarei un bugiardo se non dicessi che il DynaRig mi metteva in agitazione—questo sarebbe stato il suo primo, serio, test. Adesso, dopo quattro giorni di navigazione continua, centimetro dopo centimetro verso Malta (nostra base), sarei eccessivamente modesto se non dicessi che il DynaRig è un successo completo e clamoroso. Francamente, sono spudoratamente orgoglioso di quello che abbiamo realizzato”.

“Durante la traversata il vento era di  prua e variava da forza 3 a forza 8 – quindi abbiamo navigato di bolina, e stringevamemo bene il vento. Abbiamo spiegato le varie 15 vele 380 volte (considerando sia lo svolgimento che l’avvolgimento) e abbiamo accumulato 995 ore di navigazione. Gli alberi sono stati ruotati o regolati centinaia di volte. I royals e i topgallants hanno avuto il carico di lavoro maggiore, mentre avvolgevamo quanto necessario per mantenere l’angolo di sbandamento sotto i 15 gradi, per il confort degli ospiti a bordo. Durante tutta questa intensa attività non abbiamo riscontato neanche un malfunzionamento, e Christian, il nostro prodiere, è dovuto salire in alto soltanto due volte, per effettuare dei controlli e cucire qualche piccola sfilacciatura sulla bugna della royal. Abbiamo mantenuto una media di 10 nodi durante la traversata -avviando infine i nostri motori diesel gemelli soltanto per entrare nello stupendo porto di Malta (il pilota non mi ha lasciato entrare navigando a vela, in stile clipper)- toccando a volte i 16 nodi, quando il vento ci permetteva di orzare. Il tempo era soleggiato, con l’acqua blu intenso del Mediterraneo.”

“Il Maltese Falcon è una vera barca a vela, e anche molto funzionale. Viriamo facilmente, in circa un minuto e mezzo, e strambare è davvero facile. Abbiamo provato a vedere se strambare per effettuare la virata (per mantenere la velocità) è più rapido in termini di VMG piuttosto che virare, e scoperto che non lo è. Ci si mette esattamente 6 minuti a spiegare tutte le vele, e lo stesso per l’avvolgimento. Non vediamo l’ora di navigare con il primo clipper yacht del mondo per tutti i nostri porti preferiti intorno al mondo. E’ una gioia da navigare e da ammirare”.